Se le banconote non fossero stampate con tanta “cura” e con materiali e procedimenti così elaborati, ci ritroveremmo sommersi da denaro falso, impossibile da distinguere da quello vero.
Se i falsari lavorano comunque a pieno ritmo, nessuno però riesce a produrre banconote talmente perfette da ingannare persino le macchine che le controllano.
Questo è possibile grazie ad “espedienti” tra cui la filigrana: ma di cosa si tratta?
La filigrana è la forma di sicurezza più antica e forse anche quella più importante, proprio per preservare le banconote e distinguerle dai falsi anche più perfetti.
La filigrana è una tecnica di stampa che consente di vedere, tenendo le banconote in controluce, ulteriori figure non presenti sulle due facciate della banconota stessa.
La filigrana si ottiene variando lo spessore della carta durante il processo di riproduzione, in modo da realizzare un effetto di “chiaroscuro”.
Più nello specifico, tutte le banconote presentano, nella zona bianca situata a sinistra, un’immagine che può essere visibile guardandole in controluce. La filigrana riproduce quindi un particolare del disegno più grande visibile nella parte destra della banconota.