La caldaia è uno strumento fondamentale nella maggior parte delle case degli italiani: utile sia per la regolazione della temperatura, sia per la gestione dei caloriferi e dei termosifoni, durante i mesi invernali. Naturalmente, trattandosi di uno strumento che regola la maggior parte delle funzioni che si ritrovano nella propria abitazione, un suo eventuale guasto è sicuramente da tenere d’occhio, con tutte le possibili conseguenze che dovranno essere conosciute e con l’intervento di un tecnico che, nella maggior parte dei casi, dovrà essere immediato. Per fare ciò, è importante valutare tutti i possibili sintomi di una caldaia che non funziona; ad esempio, se capita di confrontarsi con la temperatura di una caldaia che non è troppo elevata, soprattutto quando c’è bisogno di mettere in funzione i caloriferi, allora c’è sicuramente un problema con il quale confrontarsi. Per questo motivo, di seguito si indicano tutte le possibili cause di una temperatura della caldaia troppo bassa, soprattutto con il riferimento alle possibili tipologie di trattamento da adottare.
Impostazioni non corrette
Un primo possibile problema, quando ci si confronta con la temperatura di una caldaia troppo bassa, dipende dalle impostazioni non corrette della stessa. Spesso, infatti, la temperatura di una caldaia è legata direttamente alle impostazioni che, soprattutto negli strumenti più moderni, vengono regolate direttamente da una persona tramite l’interfaccia presente sulla caldaia stessa: capita, semplicemente poiché non si conoscono i valori corretti, di impostare una temperatura troppo bassa, con il risultato di un riscaldamento che non sarà efficace al massimo. In questi casi, bisogna innanzitutto controllare il pannello della caldaia, per verificare la temperatura impostata per l’acqua sanitaria e per i radiatori; i valori medi consigliati sono i seguenti: dai 45 ai 55 °C per l’acqua sanitaria e dai 60 ai 70° per i caloriferi. Si consiglia di non impostare una temperatura più elevata rispetto a quella indicata poiché ciò costituirebbe soltanto uno spreco energetico, non apportando, effettivamente, dei benefici ulteriori all’interno della propria abitazione.
Accumulo di calcare
Una delle principali cause di tutti i problemi che si incontrano all’interno del proprio bagno, dai rubinetti alla caldaia, passando per altri elettrodomestici come la lavatrice, e sicuramente il calcare. Quest’ultimo tende a formarsi in maniera autonoma, soprattutto in presenza di zone in cui c’è la circolazione di acqua dura; la conseguenza fondamentale del calcare, a proposito di una caldaia, è sicuramente la diminuzione del calore che fuoriesce dallo strumento, pur con l’impostazione corretta delle temperature, poiché il calcare ostacola e ostruisce la trasmissione del calore, di fatto riducendo la temperatura dell’acqua e dei caloriferi. Ma come fare, nel caso in cui ci si ritrova con una situazione simile? Innanzitutto, è fondamentale optare per una fase di pulizia periodica, che dovrà essere effettuata ogni due anni al massimo, con l’utilizzo di prodotti anticalcare specifici; in secondo luogo, nel caso in cui l’acqua sia molto dura, si consiglia di fare affidamento ad un addolcitore, che permette di migliorare l’efficienza della caldaia.
Guasto di componenti
Ovviamente, tra le cause che determinano l’abbassamento della temperatura dell’acqua della caldaia c’è sicuramente il guasto di alcune componenti, che possono essere di diverso genere. Tra queste, il termostato, che è responsabile del controllo della temperatura della caldaia e dei termosifoni, che dovrà essere costantemente oggetto di controllo o, al massimo, di ricambio in caso di rottura; tra gli altri strumenti che possono essere interessati c’è la pompa di circolazione, che porta a determinare il flusso dell’acqua verso i radiatori con la giusta temperatura; anche il meccanismo che si occupa della gestione della pressione, ovvero il manometro, potrebbe essere danneggiato, con il risultato della pressione dell’acqua troppo bassa e con dei controlli periodici che dovranno essere realizzati per verificare che, effettivamente, tutto sia corretto. Il problema, però, potrebbe essere determinato anche semplicemente da un errore nel sensore di temperatura, che tende a inviare dei dati errati causando una temperatura inferiore rispetto a quella che si potrebbe ottenere per la propria casa: in questi casi, sarà fondamentale verificare eventuali codici di errore presenti sul display della caldaia o, in alternativa, riferirsi ad un tecnico.
Insomma, per tutti questi strumenti, così come per le valvole a gas che si occupano di determinare un corretto passaggio dell’acqua verso i radiatori affinché questa determini la temperatura questa per i caloriferi, non potranno essere controllati autonomamente, dal momento che non si possiede la strumentazione adatta per agire direttamente su questi ultimi. Dovendo riferirsi sempre ad un professionista, è allo stesso modo importante possedere anche tutti gli oggetti di ricambio, che si tratti di un nuovo manometro o di una delle tante valvole gas per caldaia che possono essere utili affinché la risoluzione sia corretta: procedendo con una sostituzione, in caso di rottura di questi strumenti, si noterà come il proprio problema sarà risolto del tutto.