Quello della sostenibilità è un tema di cui si parla particolarmente negli ultimi anni: fa parte dell’agenda politica di numerosi partiti, è oggetto di numerosi scambi e dibattiti culturali, è protagonista di manifestazioni, proteste e cortei di ogni genere. Insomma, quando si parla di sostenibilità lo si può fare con accezioni differenti, ma quel che importa maggiormente, per evitare che il tutto diventi uno stantio rumore di sottofondo, è che il tema viva nella mente delle persone e sia protagonista della propria conoscenza. Ma quali sono i fondamenti della sostenibilità da tenere sempre bene a mente e quali i principi che regolano questo discorso?
Produzione, risorse e materiali utilizzati
Tentando di immaginare il discorso della sostenibilità in maniera circolare, è ovvio che il primo parametro che dovrà essere oggetto della propria attenzione interesserà la fase di produzione di un determinato oggetto o strumento di consumo, a partire dal cibo e fino a considerare oggetti di uso comune e quotidiano. Ogni fase produttiva può risolversi in maniera più o meno etica, considerando le risorse che vengono utilizzate e i materiali di cui ci si serve per riuscire ad ottenere un risultato tangibile.
Naturalmente, si comprende che gran parte dei problemi relativi alla mancanza di etica, in tal senso, interessino quelle grandi multinazionali che si trovano alla base di produzioni intensive e assolutamente dannose per l’ambiente in cui viviamo. Troppo spesso si osservano piattaforme e realtà online che producono in maniera rapida e massimizzando i profitti su produzioni qualitativamente scarse; allo stesso modo, per riuscire ad ottenere un risultato in breve tempo, queste ultime si affidano ad alcune risorse energetiche, come il gas, il petrolio o l’amianto in materia di costruzioni, che sono dannosissime per il nostro pianeta e che prevedono un rilascio di sostanze tossiche e dannose per la salvaguardia del nostro ambiente.
Distribuzione, trasporti e packaging
Così come avviene per la fase di produzione e per le differenti componenti che la interessano, anche nell’ambito della distribuzione le scelte sbagliate in termini di sostenibilità sono numerose, e ogni persona ha diritto e possibilità di informarsi per comprendere se un prodotto che si vuole acquistare è più o meno sostenibile. Uno dei principi della sostenibilità è far riferimento a produzioni locali e a quei prodotti a chilometro zero che, soprattutto nel campo alimentare, permettono di allontanarsi da coltivazioni spesso intensive e da trasporti che sono molto dannosi, considerando il dispendio energetico e il rilascio di sostanze negative per il nostro pianeta.
Ma non è certamente finita qui, dal momento che un altro elemento sicuramente molto grave, in materia di prodotti venduti e confezionati per il consumo rapido ed economico, riguarda gli imballaggi. Che la plastica o altri materiali siano dannosi per l’ambiente è ormai un dato di fatto, ma non basta semplicemente porsi nei confronti della cosa con un atteggiamento di facciata, se poi il consumo si realizza facendo riferimento a strumenti e prodotti di consumo che sono abbondantemente oggetto di un packaging vistoso e pesante. Statisticamente parlando, infatti, sono proprio le confezioni ad essere quelle più sprecate e gettate in maniera acritica nell’ambiente, con risultati disastrosi per il nostro pianeta.
L’importanza dell’informazione
In un mondo come quello attuale, in cui c’è disponibilità di dati e di statistiche in ogni campo, l’informazione è un aspetto importantissimo che non può essere assolutamente sottovalutato. Informarsi vuol dire sia sapere quali sono i principi più validi da adottare, sia quale sia il comportamento di tutte quelle realtà alle quali ci si potrebbe interfacciare: grazie a piattaforme come officina sostenibile è possibile non soltanto rapportarsi ai più validi principi della sostenibilità, ma anche conoscere quali sono i prodotti maggiormente utili per il proprio obiettivo.