Il Solar Orbiter dell’Agenzia spaziale europea ha fornito le immagini del più grande brillamento solare mai registrato in una singola foto, insieme all’intero disco della stella.
Oltre alla vista meravigliosa, questo significa l’opportunità di condurre ricerche importanti.
Sebbene non sia visibile ad occhio nudo, la nostra stella oggi ha una natura violenta e imprevedibile. Un’altra prova di quanto il Sole possa sorprenderci è stata inviata dal Solar Orbiter dell’Agenzia Spaziale Europea.
Catturata una massiccia espulsione di massa coronale, è una nuvola di plasma che viene espulsa nello spazio interplanetario.
Se una forte esplosione di questo tipo raggiungesse la Terra, potrebbe danneggiare le reti elettriche, interrompere le comunicazioni radio e mettere in pericolo i satelliti e gli astronauti.
Fortunatamente, questa volta l’esplosione, che ha attraversato milioni di miglia, non è stata diretta verso la Terra.
Lo strumento sonda – Full Sun Imager (FSI) monitora l’intero disco del Sole e la sonda che si sta attualmente avvicinando ad esso a marzo sarà a soli 0,3 di distanza dal Sole e dalla Terra.
Anche altre sonde spaziali stanno monitorando questo tipo di eventi, ma Solar Orbiter ha mostrato per la prima volta un big bang così catturato in una singola immagine insieme a un stella piena.
Questa è un’opportunità speciale per la ricerca: per la prima volta, gli scienziati sono stati in grado di scoprire, ad esempio, come tali esplosioni sono legate all’attività delle stelle.
Altre sonde sono state inviate per monitorare l’evento: la Parker Solar Probe della NASA e l’European-American SOHO (Solar and Heliosphere Observatory).