Gli astronomi americani hanno osservato per la prima volta in tempo reale la drammatica fine esplosiva della vita di una stella gigante rossa, registrandone l’autodistruzione e l’eventuale morte, poco prima che collassasse gravitazionalmente e creasse una supernova di tipo II.
Gli scienziati sono stati in grado di osservare la stella negli ultimi 130 giorni prima della sua catastrofica eruzione. La stella si trova nella galassia NGC 5731 a una distanza di circa 120 milioni di anni luce dalla Terra e ha una massa dieci volte quella del nostro Sole.
I ricercatori dell’Università della Northwestern e dell’Università della California-Berkeley, che hanno pubblicato le loro scoperte sull’Astrophysical Journal , hanno effettuato le loro osservazioni utilizzando due telescopi hawaiani, il Keck e il Pan-STARSS.
La scoperta porta una revisione alle teorie precedenti su come le giganti rosse si evolvono poco prima che esplodano.
C’era la percezione che queste enormi stelle rimangono relativamente tranquille prima della loro morte, senza violente esplosioni o lampi di luce, ma nuove osservazioni hanno mostrato l’emissione di una radiazione molto forte e luminosa, poco prima della fine di questa particolare stella.
Ciò mostra che almeno alcune di queste stelle enormi e instabili subiscono cambiamenti significativi nella loro struttura interna poco prima di collassare.
“È un grande passo avanti nella nostra comprensione di cosa fanno le stelle di grandi dimensioni pochi istanti prima di morire. Il rilevamento diretto dell’attività pre-supernova in una supergigante stella rossa non era mai stato osservato prima di una normale esplosione di supernova di tipo II. Per la prima volta abbiamo assistito all’esplosione di una supergigante stella rossa“, ha affermato il ricercatore capo Wynne Tzeikompson-Galan Berkeley.
fonte@ANA
