Uno studio pubblicato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha mostrato che oltre il 40% dell’elettricità del paese potrebbe essere fornita da fonti di energia solare entro il 2035, rispetto all’attuale 3%, se il Congresso adottasse politiche come i crediti d’imposta per i progetti di energia rinnovabile e la loro componente fabbriche, secondo la Reuters.
Il rapporto fa parte di uno sforzo della Casa Bianca per spingere l’energia solare come motore di posti di lavoro e pilastro centrale dell’agenda del presidente Joe Biden sul cambiamento climatico.
Il settore dell’energia solare deve crescere tre o quattro volte il suo tasso attuale, il rapporto cita un’analisi inedita del National Renewable Energy Laboratory secondo cui per portare l’energia solare a quasi la metà dell’elettricità generata negli Stati Uniti, il settore deve crescere tre o quattro volte il tasso attuale, creando fino a 1,5 milioni di posti di lavoro.
Lo studio supporta l’approccio di Biden perché allontanarsi dai combustibili fossili potrebbe creare milioni di posti di lavoro sindacali ben pagati mentre si affronta il cambiamento climatico.
Il piano infrastrutturale da 1 trilione di dollari approvato dal Senato degli Stati Uniti la scorsa settimana dovrebbe supportare l’energia solare attraverso investimenti nella modernizzazione della rete elettrica.
Ma la Casa Bianca si sta concentrando su sgravi fiscali e un programma di pagamenti di elettricità pulita per i servizi pubblici, che potrebbero essere inclusi in un pacchetto di spesa separato da 3,5 trilioni di dollari, per stimolare la crescita del settore.
Le installazioni di pannelli solari sono in aumento negli Stati Uniti e nel mondo nel suo insieme, poiché i paesi cercano di ridurre la loro dipendenza dai combustibili fossili.
Il quotidiano americano “The Wall Street Journal” ha riferito che l’Occidente si trova di fronte a un dilemma quando installa pannelli sui tetti di piccole case e in vasti spazi desertici, dimenticando che la maggior parte di questi pannelli sono prodotti da piante che “espellono” l’anidride carbonica a causa carbone ardente in Cina.