L’ESA ha pubblicato nuove osservazioni dell’asteroide Apophis, che ha sfiorato la Terra poche settimane fa. Un rischio di collisione è ormai escluso per i prossimi 100 anni.
Da diversi anni l’asteroide Apophis, largo circa 350 metri, è stato osservato con attenzione. I rischi di un impatto sono stati ulteriormente ridotti, annuncia l’Agenzia spaziale europea (ESA) in un articolo pubblicato il 26 marzo. Secondo le ultime analisi della sua orbita, Apophis rimarrà sufficientemente lontano dalla Terra per almeno 100 anni.
Quando l’asteroide è stato scoperto nel 2004, gli astronomi hanno previsto per la prima volta i rischi di collisione nel 2029 e poi nel 2036, due ipotesi che sono state corrette negli ultimi anni. C’era ancora una bassa possibilità di impatto nel 2068. Pertanto non avrà luogo, osserva l’ESA in seguito alle nuove conclusioni tratte dal Goldstone Deep Space Communications Complex (Goldstone Long Distance Space Communications Center) e dal Green Bank Observatory.
Ora che sappiamo che Apophis non avrà nessuna collisione con la Terra per almeno 100 anni, l’asteroide non fa più parte dell’Esa Risk List, un elenco che riunisce oggetti con una possibilità,per quanto piccola, di entrare in collisione con la Terra.
Apophis aveva occupato l’ottavo posto in classifica. Juan Luis Cano, membro del Near-Earth Object Coordination Center, accoglie con favore la declassazione:
“Il fatto che ciò accada così presto nelle nostre osservazioni servirà da motore per migliorare le nostre capacità di prevedere con precisione i movimenti di questi oggetti interessanti ma potenzialmente pericolosi. Con la rimozione di Apophis dalla Risk List, siamo vicini all’apertura di un nuovo capitolo nella storia della difesa planetaria.“
Per modificare le loro previsioni, gli astronomi hanno potuto sfruttare il momento in cui Apophis ha sfiorato la terra il 6 marzo.
“Sebbene l’asteroide fosse ancora molto lontano [ 17 milioni di chilometri ] , gli astronomi sono stati in grado di misurare la sua distanza e rivedere la sua orbita prima del suo prossimo avvicinamento più vicino, previsto per il 2029”, spiega l’ESA.
Il prossimo appuntamento è dunque già fissato per il 13 aprile 2029, con Apophis che percorrerà meno di 35.000 chilometri (spoiler: sarà visibile ad occhio nudo). Questo nuovo evento sarà un vantaggio per gli scienziati, che potranno perfezionare ulteriormente le loro osservazioni.
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