Il dibattito continua sul controverso rapporto sulla fosfina nell’atmosfera del pianeta Venere, mentre i ricercatori riesaminano i dati e trovano un segnale più debole.
I segni della fosfina gassosa nell’atmosfera di Venere sono un po’ svaniti, ma sono ancora lì, secondo una nuova analisi dei dati.
A settembre, un team internazionale di astronomi ha fatto notizia quando ha riferito di aver trovato fosfina – un potenziale indicatore di vita – nell’atmosfera del pianeta. A questa notizia si sono rapidamente susseguiti diversi studi che mettevano in discussione le loro osservazioni e conclusioni. Ora lo stesso team ha rianalizzato parte dei dati, citando un errore di elaborazione nei dati originariamente utilizzati. I ricercatori hanno confermato il segnale della fosfina, ma dicono che è più debole di prima.
Il lavoro è un importante passo in avanti per risolvere il più eccitante dibattito su Venere degli ultimi decenni. “Ho aspettato questo per tutta la vita“, dice Sanjay Limaye, scienziato planetario presso l’Università del Wisconsin a Madison, per il quale il dibattito ha rinvigorito il campo.
La nuova analisi, basata sulle osservazioni del radiotelescopio presso l’Atacama Large Millimeter / submillimeter Array (ALMA) in Cile, conclude che i livelli medi di fosfina su Venere sono circa 1 parte per miliardo, circa un settimo della stima precedente. A differenza del loro rapporto originale, gli scienziati ora descrivono la loro scoperta della fosfina su Venere come “provvisoria”.
In una critica allo studio originale, i ricercatori hanno suggerito che il segnale riportato come fosfina potrebbe davvero provenire dall’anidride solforosa, un gas che è comune nelle nuvole di Venere ma non è prodotto dalla vita lì.