Negli ultimi giorni si è lavorato duramente per cercare di arginare la fuoriuscita di petrolio e cercare di evitare un vero e proprio disastro naturale, ma purtroppo dalle Mauritius non ci sono affatto buone notizie: si è infatti spezzata in due tronconi la nave Mv Wakashio, incagliata dal 25 luglio su una barriera corallina al largo della Mauritius e che da allora ha perso oltre 1.000 tonnellate di petrolio in mare.
Finora le squadre di soccorso sono riuscite a pompare quasi 3mila tonnellate di petrolio, ma ne resterebbero ancora 90 tonnellate infiltrate in varie parti della nave e che ora, si teme, possano finire in mare.
A rendere ancor più allarmante la situazione il peggioramento delle condizioni meteo, con le previsioni che stimano “onde alte fino a 4,5 metri” in arrivo nella zona.
La Nbc racconta che i cittadini hanno costruito delle barriere con tessuto, foglie di canna da zucchero e bottiglie di plastica vuote per contenere la fuoriuscita di petrolio.
La marea nera di carburante fuoriuscita dalla petroliera è visibile dallo spazio da dove appare come un laccio stretto intorno a Mauritius.