Il lockdown prolungato da quasi due mesi ci ha spinto a ripensare tutta la nostra vita, a partire dalle azioni più semplici, come concedersi il “lusso” di girare per il supermercato, soffermandoci con calma dinanzi ai prodotti, per scegliere quelli più adatti o più convenienti.
Ora andare al supermercato è per tanti motivo di ansia e di paura: file chilometriche per entrare, cercando di mantenere la giusta distanza, con guanti e mascherine, pregando che i prodotti che tocchiamo per infilare in fretta e furia nel carrello non siano stati contaminati da qualcuno contagiato che li ha toccati prima di noi.
Ecco perché in queste settimane ha avuto un vero e proprio boom la spesa online: migliaia di famiglie ha scelto di acquistare attraverso la rete, con la consegna a domicilio, limitando al massimo i contatti e quindi i rischi.
Ed i numeri parlano chiaro: nel periodo tra il 9 marzo e il 5 aprile il settore food&wine ha segnato un incremento del +227%.
A mettere in evidenza il dato, a fronte di un aumento di un +70% di transazioni digitali complessive di spesa in Italia, è l’Osservatorio Consumi di Payback, piattaforma multicanale che combina retail offline, online e mobile del Gruppo American Express, nell’ambito della campagna “#Restaacasa con te”.
Lo studio, relativamente agli acquisti per generi alimentari effettuati nei punti vendita, registra un balzo in avanti di condimenti e conserve (+230%), surgelati (+180%) e cura della casa (+150%).
I dati mostrano però anche come questi numeri non siano omogenei in tutta Italia, ma varino da regione a regione: nel Nord Italia, il picco maggiore è stato registrato nell’ultima settimana di febbraio, con un +18% rispetto a gennaio, mentre nelle settimane successive i numeri maggiori li ha registrati il Centro-sud, con dati fino al 30% superiori rispetto ai mesi passati.