Un tempo, quando la legge era più “permissiva”, all’interno della propria proprietà si potevano realizzare qualsiasi tipo di nuova opera o struttura, con l’unico limite di attenersi a fini leciti.
Oggi, invece, è tutto più complesso e la stessa normativa vigente in Italia prevede numerosi limiti ed autorizzazioni da richiedere, per poter realizzare qualsiasi opera.
Nello specifico, tra le altre cose bisogna ottenere la VIA: di cosa si tratta?
La Valutazione di Impatto Ambientale è una procedura tecnico-amministrativa che ha lo scopo di individuare, descrivere e valutare, in via preventiva alla realizzazione delle opere, gli effetti sull’ambiente, sulla salute e benessere umano di determinati progetti pubblici o privati.
La valutazione sulla compatibilità ambientale di un determinato progetto è svolta dalla pubblica amministrazione, che si basa sia sulle informazioni fornite dal proponente del progetto, sia sulla consulenza data da altre strutture della pubblica amministrazione, sia sulla partecipazione della cittadinanza e dei gruppi della società civile.
Il committente deve quindi inoltrare all’autorità competente una apposita domanda allegando il progetto, lo studio di impatto ambientale e la sintesi non tecnica: tutti questi documenti devono essere sottoposti all’attenzione dei vari soggetti coinvolti, che dovranno esprimersi entro 60 giorni dal ricevimento della domanda.
foto@Wikipedia