Negli ultimi anni c’è stata indubbiamente una forte crisi per il cinema, in particolare per le sale cinematografiche che sono sempre più vuote.
I motivi sono molteplici e non tutti facilmente identificabili, ma molti esperti, ed anche molti autori e registi, come ad esempio Steven Spielberg, danno la colpa all’avvento dello streaming, ed in particolare a piattaforme quali Netflix.
Accuse non condivise da Edward Norton, il quale, durante il tour promozionale del film Motherless Brooklyn, ha osservato a The Daily Beast che Netflix non c’entra nulla e che il vero problema è in realtà correlato alla cattiva gestione delle sale cinematografiche americane.
“Sono le catene cinematografiche che stanno distruggendo l’esperienza in sala. Punto e a capo. Nessun altro. Molti registi e direttori della fotografia che conosco hanno iniziato realmente a considerare questa realtà che oltre il 60% delle sale americane stanno facendo funzionare i propri proiettori a quasi la metà della luminosità che dovrebbero usare per contratto. Stanno proponendo un suono scadente e un’immagine scura e nessuno lo sta facendo notare”, ha detto con chiarezza.
Ed ancora: “Se i cinema offrissero quello che dovrebbero le persone direbbero ‘Wow, questo è fantastico. Non ho questa esperienza a casa’… Bene, voglio che le persone entrino nelle sale, cerchino il manager e dicano ‘Se questo film sarà troppo scuro mi darete indietro i soldi. Perché sto pagando per un’esperienza di primo livello'”.
Norton ha quindi espresso la sua stima nei confronti di Netflix ribadendo: “Stanno accadendo molte cose e ha anticipato i tempi, dando vita a un periodo senza precedenti all’insegna delle opportunità per molti tipi di storie e dando spazio a tante voci che possono essere ascoltate, raccontate e celebrate”.