Negli ultimi giorni si sta parlando molto di pagamenti elettronici e di denaro contante, dato che il governo sta pensando di inserire, nella prossima legge di bilancio, nuovi incentivi per chi sceglie pagamenti tracciabili ed addirittura una tassa per chi preleva contanti oltre una certa somma.
Al momento non vi è nulla di certo, ma intanto una buona notizia c’è: anche senza incentivi, gli italiani stanno allineandosi al trend europeo e sta crescendo significativamente la quota di coloro che pagano con carte di credito e di debito.
Nello specifico, secondo quanto emerge dall’Osservatorio di Assofin, Nomisma e Ipsos, nel 2018 in Italia il numero di pagamenti con la moneta elettronica è cresciuto del 6,8% rispetto al 2017.
L’anno scorso si è registrato un record di importi transati con carte di credito, che hanno superato gli 80 miliardi di euro.
Lampante è anche il cambiamento rispetto all’inizio del nuovo millennio: tra il 2005 e il 2018 il ricorso agli assegni è crollato del 67 per cento, mentre è aumentato quello dei bonifici (+43 per cento) e soprattutto quello delle carte di debito: +165 per cento.
Ma il nostro Paese è ancora al di sotto della media Ue: nel rapporto tra valore delle transazioni e Pil ci posizioniamo al 24o posto su 28.
“I risultati dell’ultimo anno sono fondamentali perché, a fronte degli impegni annunciati dall’esecutivo, rappresentano il punto di partenza per valutare i progressi futuri”, ha dichiarato il presidente di Assofin, Cesare Colombi, in occasione della presentazione del report svoltasi a Milano.