Finora si è dibattuto più che abbondantemente sulle sigarette elettroniche: sono veramente una valida alternativa a quelle tradizionali?
Fanno meno male alla salute? Aiutano a smettere di fumare o incentivano ad iniziare i più giovani, che non ne percepiscono il reale pericolo?
Ad oggi non esistono dati, e quindi risposte, univoci, ma a quanto pare c’è una nuova seria circostanza: se le sigarette provocano, direttamente e indirettamente, migliaia di morti ogni anno, anche la sigaretta elettrica ha fatto la sua prima vittima.
Si tratta di un paziente deceduto in Illinois, dopo aver sviluppato una malattia respiratoria di elevata importanza.
Il decesso è avvenuto tra il 21 e il 23 agosto e riguarda una persona, l’identità non è stata resa nota, che era affetta da una condizione respiratoria severa e non chiaramente diagnosticata.
Il paziente avrebbe manifestato sintomi pressoché identici a quelli di altre 193 persone che vivono in 22 diversi Stati: stanchezza cronica, difficoltà a respirare, perdita di peso e oppressione al petto.
La cosa che accomuna queste persone è proprio l’uso dello svapo, non solo per fumare tabacco ma anche cannabinoidi.
Se il legame tra uso di sigaretta elettronica e decesso del paziente dovesse trovare conferma nelle indagini svolte in questo momento, sarebbe il primo caso al mondo.