Quante volte, alzando gli occhi al cielo, ci siamo incantati a guardare le mongolfiere ed alcuni di noi hanno avuto anche la fortuna di provare la magica emozione di sorvolare la città dall’alto.
Ma se è chiaro che ci sono alcune ore del giorno, come al mattino presto oppure nel tardo pomeriggio, in cui questi aeromobili volano, perché ci sono le condizioni ideali di temperatura e pressione atmosferica adatte che invece mancano nelle ore centrali della giornata, a tanti è oscuro il meccanismo di fondo: come fa la mongolfiera ad alzarsi da terra?
La mongolfiera sfrutta uno dei principi più elementari ma allo stesso tempo rivoluzionari della scienza: il Principio di Archimede.
Il principio afferma che un corpo immerso completamente o solo in parte in un fluido – che sia gassoso o liquido – riceve una spinta dal basso verso l’alto, con un’intensità uguale al peso del volume del fluido spostato.
In pratica, quindi, le mongolfiere si librano e galleggiano perché l’aria intrappolata all’interno del pallone viene riscaldata da un bruciatore, rendendola meno densa dell’aria esterna.
Naturalmente viene riscaldata una quantità precisa di materiale gassoso, proprio quello che serve affinché l’aeromobile si stacchi da terra e quindi, per ritornare sulla terra, si toglierà progressivamente aria calda.