Il nostro paese non è soggetto, per nostra grandissima fortuna, a uragani come, ad esempio, quelli che sconvolgono ciclicamente l’America, ma sovente qui non mancano le trombe d’aria, che pure tantissimi danni provocano alle nostre città.
Ma cosa sono e come si formano?
Una tromba d’aria è un violento vortice d’aria che si origina alla base di un cumulonembo e giunge a toccare il terreno. Sono associati quasi sempre a temporali estremamente violenti, possono percorrere centinaia di chilometri e generare venti anche fino a 500 km/h.
La formazione di una tromba d’aria è legata all’incontro tra venti ascendenti caldi e umidi (e venti discendenti freddi e secchi di alta quota, che incontrandosi danno vita a un cumulonembo.
Come possiamo constatare, il moto dei venti è normalmente rettilineo, ma se inizia a ruotare può produrre il vortice d’aria, che diventa tromba d’aria quando tocca il suolo.
L’aria in rotazione ha una grandissima forza distruttiva ed esercitare sugli oggetti a terra pressioni fino a una tonnellata per metro quadrato.
La classificazione delle trombe d’aria avviene in base alla rilevazione empirica dei danni causati secondo la Scala Fujita avanzata, dal nome del professore dell’Università di Chicago che l’ha ideata nel 1971.