Negli ultimi anni l’uomo, dopo aver per secoli devastato la natura e le sue bellezze senza curarsene, ha cominciato a porre una maggiore attenzione, anche per limitare i danni che poteva apportare al suo stesso corpo un ambiente eccessivamente inquinato.
Ecco allora che l’agricoltura biologica ha trovato sempre maggiore spazio: ma di cosa si tratta concretamente?
Comunemente per agricoltura biologica si intende un tipo di agricoltura che sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, volendo inoltre promuovere la biodiversità.
In sostanza, al contrario della classica agricoltura industriale, sono messi al bando i pesticidi e altri composti chimici, che spesso sono derivati diretti del petrolio.
L’agricoltura biologica inoltre cerca di limitare al massimo lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell’acqua e dell’aria.
Sono naturalmente vietati tutti gli organismi geneticamente modificati e le colture vengono ruotate in modo che le risorse in loco vengano utilizzati in modo efficiente.
I frutti e le verdure non saranno “belle” e “perfette” come la maggior parte di quelle che vediamo nei banchi dei supermercati, ma è proprio questa la loro peculiarità e forza: la loro imperfezione indica che non sono stati trattati con composti chimici e si può quindi assaporare il loro sapore e la loro bontà in purezza.