Con tutti i danni che abbiamo già fatto al nostro pianeta è indubbio che urge cambiare trend, cercando di salvare il salvabile, partendo da nuove forme di energie, le rinnovabili, che sono a minor impatto ambientale e quindi da preferire a tutti i combustibili che hanno già irrimediabilmente avvelenato la nostra aria e il nostro suolo.
Sono energie rinnovabili quelle prodotte da fonti naturali non soggette a esaurimento come il sole, il vento, il moto ondoso e le maree, la forza dell’acqua e il calore della terra. Da qui prendono il nome di energia solare, energia eolica, energia idroelettrica e energia geotermica.
A differenza dei combustibili fossili, lo sfruttamento di queste risorse non produce sostanze inquinanti e non è responsabile dell’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera, che è una tra le principali cause dell’effetto serra e del riscaldamento globale.
Sul lungo periodo inoltre riescono a garantire più stabilità di fornitura e si possono usare in sinergia tra loro, senza contare l’indubbio vantaggio economico che se ne ricava, risparmiando sulle bollette.
Fino a qualche anno fa molte persone ritenevano che non valesse la pena spendere molto subito, in mancanza di incentivi, per risparmiare in futuro, ma ora per fortuna, anche grazie alle politiche nazionali che vanno nello stesso senso, si è capito l’importanza di investire nel rinnovabile.
Ricordiamo che tutti i paesi del mondo stanno facendo del loro meglio: già nel 2015, la Svezia ha lanciato il suo guanto di sfida per un obiettivo ambizioso, quello di eliminare del tutto l’uso di combustibili fossili entro i suoi confini facendo crescere gli investimenti su energia solare, eolica, stoccaggio d’energia, reti intelligenti, trasporti non inquinanti.
In Europa, invece, la Germania è leader nella capacità di solare fotovoltaico e, tra i grandi Paesi industrializzati, è stata anche in grado di soddisfare la maggior percentuale di domanda di elettricità giornaliera da fonti rinnovabili, stabilendo uno straordinario 78%.
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